Vision Board
Gli imprevisti accadono, gli obiettivi restano
di Roberta Tafuri
Hai presente quando la giornata scorre tranquillamente e poi arriva l’imprevisto che sconvolge ogni piano?
Che so, una ruota bucata, un problema a lavoro, una notizia poco piacevole.
La prima reazione è sempre la stessa: “Maledizione”.
Quattro anni fa arrivò il mio, un Signor Imprevisto che mi portò a fare scelte importanti ma soprattutto, mi aiutò a capire che quella che stavo vivendo era la vita di qualcuno che non mi assomigliava affatto.
Ho scombinato a lungo tutti i pezzi del mio puzzle e trascorso notti insonni tra dubbi amletici e pipponi esistenziali prima di capire che meritavo l’occasione di darmi un’occasione.
Ho iniziato a immaginare come sarebbe stata la mia vita da lì a un anno.
Quali colori, quale respiro, quali sensazioni avrei voluto finalmente sentire sulla pelle.
Lasciare il lavoro in azienda, viaggiare, fare esperienze “poco raccomandabili”.
Prendermi cura di un cane o di un gatto, fidarmi di me stessa e, forse, di un nuovo compagno di vita.
Smettere di tingermi i capelli, studiare, crescere, lavorare in proprio.
Un’immagine dopo l’altra, la strada che volevo percorrere si faceva sempre più nitida, gli obiettivi che volevo raggiungere sempre più chiari. Senza fretta, senza pretese.
Li vedo ancora oggi, quando ritaglio qualche bella immagine e la fisso lì sul muro. A ricordarmi che la meta è importante, ma la vera bellezza è il piacere di esplorarsi ed esplorare. Senza fretta, senza pretese.
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